ORE 21:30
Eva sta venendo qui. Era agitatissima al telefono. Ha scoperto che Ben chatta su Tinder.
Forse non si sta poi tanto male da soli.
Eva sta venendo qui. Era agitatissima al telefono. Ha scoperto che Ben chatta su Tinder.
Forse non si sta poi tanto male da soli.
Non ce la posso fare. Eva è stata qui fino alle quattro del mattino, il cyber-tradimento di suo marito l'ha completamente destabilizzata. Lei che è sempre stata la roccia a cui aggrapparmi nei momenti di disperazione post abbandono da parte dell'Innominato, ora è a pezzi.
Dopo aver scoperto che Ben chattava di nascosto su un sito di incontri per single, è andata fuori di testa.
In verità non ha trovato nulla di troppo compromettente. Ben chiacchierava di cosa facesse nella vita, di quali fossero i suoi interessi, omettendo ovviamente il fatto di essere sposato e di essere padre di due gemelle.
Eva non sapeva che fare, dirglielo o aspettare? E se poi la situazione fosse degenerata? No, no, bisognava affrontare il nemico e farlo subito.
Ieri sera ha aspettato che Ben tornasse dal lavoro con il pc aperto sul bancone della cucina. Lui è entrato canticchiando, ma gli è bastato uno sguardo alla moglie per raggelarsi e trasformarsi all'istante nell'iceberg di Titanic.
"Dobbiamo parlare"
SSBAAAAMMMMMMM. La frase che mette in ginocchio ogni uomo. È letale. No, forse "Accompagnami al centro commerciale a fare la spesa" è peggio.
"Che succede?"
"Hai qualcosa da dirmi?"
Cavoli, la mia amica ci sa fare. L'ha messo con le spalle al muro. Rispondere con una domanda, sempre.
Gli occhi di Ben sono andati in un secondo dal pc acceso a sua moglie e ha capito che lei sapeva tutto. Così ha confessato immediatamente.
"Non significa nulla, Eva. È solo un gioco."
"Un gioco? Un gioco, Ben?!? Ma che cazzo dici?!? Se vuoi giocare, hai due gemelle di due anni che ti aspettano a casa, non chatti con delle smandrappate su internet!!!"
"Ma no, dai, non prenderla così, non sarei mai andato oltre alle parole."
"Ah no? Come sei buono. Grazie, sono commossa."
"Senti, Eva, è stato un momento di debolezza, un modo per evadere. Ultimamente l'atmosfera è piuttosto pesante. Sei sempre nervosa e non parliamo d'altro che di pannolini e pappe"
"Ah sì?!? Oh povero Ben. Così incompreso e obbligato a vivere in un tale inferno. Ma per favore! Se passassi un po' di tempo con le tue figlie, forse io sarei meno nervosa! Ma tu vai su Tinder!"
"Senti, io lavoro tutto il giorno..."
"Ah, eccolo lì. Perchè, secondo te io mi diverto?"
"Dalla tua acidità, si direbbe di no"
"Acidità???"
"Sì, sei intrattabile!"
"Bene, allora sai cosa ti dico? Vai a farti fottere. Magari da una di quelle manze vogliose che trovi in chat!"
"Dobbiamo parlare"
SSBAAAAMMMMMMM. La frase che mette in ginocchio ogni uomo. È letale. No, forse "Accompagnami al centro commerciale a fare la spesa" è peggio.
"Che succede?"
"Hai qualcosa da dirmi?"
Cavoli, la mia amica ci sa fare. L'ha messo con le spalle al muro. Rispondere con una domanda, sempre.
Gli occhi di Ben sono andati in un secondo dal pc acceso a sua moglie e ha capito che lei sapeva tutto. Così ha confessato immediatamente.
"Non significa nulla, Eva. È solo un gioco."
"Un gioco? Un gioco, Ben?!? Ma che cazzo dici?!? Se vuoi giocare, hai due gemelle di due anni che ti aspettano a casa, non chatti con delle smandrappate su internet!!!"
"Ma no, dai, non prenderla così, non sarei mai andato oltre alle parole."
"Ah no? Come sei buono. Grazie, sono commossa."
"Senti, Eva, è stato un momento di debolezza, un modo per evadere. Ultimamente l'atmosfera è piuttosto pesante. Sei sempre nervosa e non parliamo d'altro che di pannolini e pappe"
"Ah sì?!? Oh povero Ben. Così incompreso e obbligato a vivere in un tale inferno. Ma per favore! Se passassi un po' di tempo con le tue figlie, forse io sarei meno nervosa! Ma tu vai su Tinder!"
"Senti, io lavoro tutto il giorno..."
"Ah, eccolo lì. Perchè, secondo te io mi diverto?"
"Dalla tua acidità, si direbbe di no"
"Acidità???"
"Sì, sei intrattabile!"
"Bene, allora sai cosa ti dico? Vai a farti fottere. Magari da una di quelle manze vogliose che trovi in chat!"
Ad un certo punto mia sorella, che come sempre si stava mettendo lo smalto sui piedi, ha voluto dire la sua, ovviamente peggiorando le cose.
"Secondo me stai esagerando, Eva. In fondo non ti ha tradita."
"Per me è come se l'avesse fatto. Insomma, cosa cambia? Ha passato gli ultimi due mesi a fingere di essere un'altra persona tagliando fuori la sua famiglia dalla sua vita, come se noi fossimo una zavorra"
"Ma no, gli uomini sono così, eterni ragazzini. Hanno bisogno di sentirsi sempre corteggiati. Probabilmente negli ultimi tempi l'hai un po' trascurato."
"Beh, sai, ho due figlie piccole."
"E allora? Prenditi una tata e dedicati a tuo marito. Vedrai che non andrà più su internet"
"Ma sì, dai, hai ragione. Anzi, quasi quasi regalo le mie figlie al primo che se le prende. Così posso dedicarmi al povero Ben. Sono tutte cazzate, July!"
"Ma non dico di lasciare le bambine. Potresti semplicemente stare più attenta al look, andare dall'estetista, dimagrire un po'. Sai agli uomini non piacciono le donne che non si amano"
"Certo, e tu lo sai bene, visto che ne avevi due contemporaneamente!"
Ok, la situazione stava precipitando. Eva era paonazza e sono certa che le mancava poco per uccidere mia sorella. Dovevo intervenire.
"July, per favore, piantala. Tu non puoi sapere cosa si provi perchè non sei una mamma e nemmeno io."
"E non voglio nemmeno saperlo! Le mie giornate sono già talmente piene, per carità! Le madri si riducono a fare la ceretta solo se devono andare al mare e indossano quelle orrende tute sformate che di certo non valorizzano le forme. E poi, hanno sempre i capelli sporchi perchè non hanno mai tempo di andare dal parrucchiere. No no, sto bene così, grazie"
Non potevo credere che l'avesse detto. Mia sorella ha la sensibilità di un pachiderma.
Però in fondo per una volta mi piace essere la confidente saggia che dispensa consigli all'amica disperata. Così non penso ai miei guai.
Come ad esempio che sono al verde. E che Mark andrà dall'altra parte del mondo. Sigh!
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